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Formazione. A Barcellona per conoscere meglio Ignazio

Da diversi anni, verso la conclusione del percorso del noviziato, viene proposta un’esperienza a Barcellona, che ha  un duplice scopo: immergere i novizi in un contesto di Compagnia più europeo e svelare i lati più intimi del fondatore, sant’Ignazio, approfondendone  il Diario Spirituale, l’unico scritto strettamente personale che di lui ci è rimasto.

Quest’anno il corso si è svolto dal 18 al 25 maggio, presenti  7 novizi italiani, 4 spagnoli e 2 portoghesi, accompagnati dai rispettivi formatori.

La parte tematica, sviluppata principalmente al mattino, è stata guidata da p. Santiago Thio, comunicatore appassionato del Diario Spirituale, che ha scoperto in profondità negli anni in cui era maestro dei novizi. Questo scritto consiste in una cinquantina di fogli, su cui Ignazio ha registrato le sue riletture delle esperienze di preghiera dal 2 febbraio 1544 al 12 marzo 1543. Carte assolutamente intime, non destinate alla divulgazione e quindi dal linguaggio non sempre comprensibile, ricco di cancellature e annotazioni a margine. Sullo sfondo di questa relazione così intima, la povertà: tenere rendite, non tenerne affatto, tenerne in parte? Come configurare la Compagnia per meglio servire Cristo nell’aiuto delle anime? Questa la domanda di fondo da cui parte il dialogo cuore a cuore di Ignazio con la Trinità, in cui missione e spiritualità si alimentano a vicenda.

Queste carte completano l’immagine di Ignazio nota da altri suoi scritti, come l’Autobiografia e gli Esercizi Spirituali, gettando luci sul suo mondo interiore: il suo modo di pregare, il suo rapporto speciale con ogni persona della Santissima Trinità, la centralità della messa nella sua esperienza di Dio. Aspetti come il suo spazientirsi per i rumori esterni o l’affrontare momenti di desolazione spirituale, offrono ai novizi spunti per vedere in lui non solo un padre, ma anche un fratello di cammino sulla via del Signore.

Parte dei pomeriggi è stata dedicata ad altre attività, come una partita di calcio tra i novizi, il tour ai luoghi ignaziani di Barcellona, la visita al collegio dei gesuiti di Sarriá (dove studiano 3500 alunni) e alla Sagrada Familia. Un momento particolarmente ricco di consolazione è stato la celebrazione dell’Eucarestia con la comunità di padri anziani, accanto alla casa di esercizi.

Le serate erano dedicate alla presentazione dei noviziati e ogni gruppo ha raccontato la propria esperienza e il contesto della Provincia in cui è inserito. Sono state occasioni per valutare affinità e differenze di stile, accomunate da quella semplicità umana che ha stupito molti di noi quando abbiamo conosciuto la Compagnia.

 

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