Passa al contenuto principale
Gesuiti
Gesuiti in Italia, Albania, Malta e Romania
News
Gesuiti News Formazione Formazione. I novizi scendono in campo
Formazione

Formazione. I novizi scendono in campo

C’è sempre molta curiosità su come i novizi vivano il passaggio tra il primo e il secondo anno. La struggente partenza dei compagni divenuti scolastici (possono cioè porre la dicitura SJ dopo il loro nome), come anche il travolgente arrivo dei nuovi.

Per aiutarvi a entrare nel nostro “piccolo mondo”, ecco una piccolissima finestra sul cortile del Noviziato.

Sabato 4 Ottobre, ore 10:00: “Ehi giovani,  occorre dipingere un’altra camera per i nuovi novizi! Ho appena ricevuto una telefonata dal padre Maestro!”, “Ma come Paride, un’altra? Abbiamo finito ieri due camere! Non erano in nove?”, “No, sono dieci! Veloci! ”. Stesso giorno, ore 15:00: “Oh benedetti da Dio! Dobbiamo fare un’altra camera!”,“Ma no! Un’altra?”, “Si, sono undici!!! E non dimenticate di mettere i commentari alla liturgia settimanale in ogni stanza, di sistemare le finestre e le porte, di porre i nomi per i tovaglioli nel refettorio. Ah sì, poi c’è anche da sistemare la lavanderia, la sartoria, pulire le cappelle, i bagni e le stanze, i corridoi. E della scarpiera fuori? Ambrozie, le galline, sono a posto? Livio, Cristiano, a che punto siete con le finestre? Per domani deve essere tutto pronto! Luigi, hai sistemato i libri? Ti ricordo che devi andare tu a prendere i novizi all’aeroporto! Rob, c’è da fare la spesa, sistemare le prese per la corrente nel portico, e il tubo che perde nella stanza 32. Andrew, le cappelle sono in ordine? Sulle panche, hai passato lo straccio? Daniele! Resta in cucina per aiutare Katia e Sergio. Mi raccomando, per domani siamo in ventiquattro a pranzo!”.

Non so se ho dimenticato qualcosa… ma più o meno sono state queste le nostre ultime conversazioni spirituali con fratel Paride prima dell’arrivo dei nuovi compagni!

Interessante, vero? Scherzi a parte.

Lo sbarco dei nuovi cadetti, avvenuto a Genova tra il 5 e il 6 ottobre, ha inondato la nostra comunità (già numerosa) di gioia e freschezza.

Non sappiamo quanta colpa sia da attribuire all’effetto PopeFrancis, e quanta invece a nostro Signore.

Eppure, quest’anno, ben undici giovani hanno iniziato l’avventura in Compagnia!

Iniziamo dai quattro novizi rumeni: Petru, l’ingegnere meccanico col piede di Pelé; Ignatiu, il pasionario e figlio d’arte (suo fratello è un padre gesuita); Teofil, il credente fedele appassionato di gregoriano e pianoforte; e Alexandru, il nostro Micheal Jordan da un metro e novanta e mascotte del gruppo, che quest’anno, insieme ad Ambrozie, allenatore di talento del 2° anno, formeranno un’intera squadra di calcio a cinque! Senza dubbio,  sono il “terrore” della rispettiva compagine italiana. Averli come avversari a calci è andare incontro a sicura disfatta. Con loro modesto e sommo compiacimento, noi italiani confessiamo la nostra inferiorità. Ringraziamo il Signore, dunque, perché saremo così facilitati nel cammino di umiliazione e mortificazione che Ignazio prevede per i novizi.

C’è da dire, però, che i rinforzi arrivati quest’anno dall’Italia sono stati un acquisto insieme maturo e di qualità. Direbbe fratel Sergio: han dato la carne al mondo e le ossa alla Compagnia! Certo, tutti abbiamo convenuto che è meglio non schierarli in campo (per evitare eccessivi infortuni, dovuti all’età che leggermente avanza…). Ma avevamo bisogno di allenatori d’esperienza in Noviziato! Perciò, sono più che benvenuti, i nostri cinque matador! Andrea, l’architetto violinista; Giuliano, l’educatore ribelle con la voce da Orazio Coclite; Giuseppe, il rapper siculo-londinese con la passione per Madonna (notare l’assenza dell’articolo determinativo); Daniele, romanaccio e medico delicato; e Alessandro, il vero senatore, che cerca di conferire alle nuove riserve italiane un minimo di credibilità in campo, a calcio come a ping pong!

Sì, lo so. Saranno tempi duri per noi italiani in campionato. Ma occorre remare sempre, come dice il Papa. Anche in direzione ostinata e contraria. Perciò assicuriamo a tutta la Provincia di non preoccuparsi: ce la faremo! Ma, per far naufragare definitivamente ogni nostra speranza, anche la piccola nazione di Malta e Gozo ha sfornato, fedele come sempre alla Chiesa e alla Compagnia, i suoi due novizi per il secondo anno consecutivo: Tonio, il professore elevato (in cultura come in altezza); e Arnold, l’arguto filosofo, che saranno fondamentali, nell’alleanza mediterranea (si spera), per superare l’empasse rumena.

Che dire? Povero padre Maestro! Pur condividendo la sua disperazione (immaginatevi, per un attimo, padre spirituale di questa allegra banda di ventuno anime… e che anime!), e il suo intimo desiderio di segreta fuga da Villa Sant’Ignazio, siamo ben certi che anche quest’anno riuscirà, guidato e sostenuto dallo Spirito Santo, a portare a termine la sua ardua ed edificante missione. Pregate per lui. E per noi!

 

Livio Cinardi

Ultime notizie
Esplora tutte le news